GENESI INVERSA- ANTEPRIMA

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PREFAZIONE

Da molti anni sempre più persone hanno sviluppato la convinzione di vivere in una specie di "Mondo Storto", per dirla con le parole di Mauro Corona, il noto alpinista scrittore. Un mondo in cui sebbene l'uomo avrebbe la possibilità di vivere in armonia con i suoi simili e le altre creature che lo popolano, preferisce fare guerre per uccidere altri uomini, accumulare inutili "ricchezze" materiali, deturpare la Terra, la casa che lo ospita, di tutte le risorse materiche, violentando la sua vera natura spirituale in nome di un presunto ed apparentemente irrinunciabile progresso tecnologico. Alcuni filosofi e pensatori contemporanei parlano espressamente di "Transumanesimo" nel senso di utilizzo esasperato di scoperte scientifiche per aumentare le capacità psico-fisiche di un individuo e cercare di sconfiggere, o per lo meno ritardare, aspetti della vita umana considerati negativi come l'invecchiamento, le malattie e la morte.

Muovendo da tale convinzione, e dalla assoluta certezza che una valida alternativa a tale modello di sviluppo non solo è auspicabile, ma anche facilmente praticabile se l'uomo sviluppasse una opportuna consapevolezza, il presente scritto ci propone una soluzione, raccontandoci una fiaba. Un vecchio adagio delle generazioni precedenti alla nostra recitava: "nelle fiabe c'è sempre un fondo di verità". Con questo i nostri antenati intendevano dire che da tempo immemorabile le fiabe vengono tramandate, scritte e narrate ai bambini (ma anche gli adulti possono farne tesoro) perché, pur con la presenza di elementi fantastici e magici, che costringono il lettore al compromesso della "sospensione dell'Incredulità", contengono una morale, un esempio, un insegnamento spirituale che deve instillare nel lettore una spinta a migliorare. Grandi autori della storia della letteratura si sono cimentati col topos della fiaba, Andersen, Collodi, Carrol, Salgari, Perrault, Tolkien, de Saint-Exupery e Rodari, solo per citarne alcuni, e tutti loro ci hanno condotto in mondi magici.

Il nostro autore, allo stesso modo, ci conduce tra i presunti miti e leggende della antica Mesopotamia, proponendoci una visione decisamente alternativa rispetto a quanto abbiamo sempre pensato di tale letteratura. Va ricordato che più volte l'autore afferma che il presente scritto non ha alcuna pretesa di verità assoluta o realtà inconfutabile, ma vuole essere innanzi tutto una riflessione di ampio respiro sul perché l'umanità accetti, il più delle volte, di vivere passivamente nel "Mondo Storto" ricordato all'inizio, come se non avesse alcuna alternativa. Niente di più inesatto, ci ricorda l'autore: l'Uomo, rispetto ad altre forme di vita, ha una risorsa impagabile, il libero arbitrio, la libertà di scegliere come comportarsi in tutti i frangenti dell'esistenza, e può decidere se rimanere intrappolato nella sua natura materica, apparentemente costretto ad obbedire ciecamente ai suoi presunti bisogni, oppure elevarsi al di sopra di questi nutrendo la sua natura spirituale piuttosto che il suo corpo e percepire la totale armonia con l'Universo. Nel primo caso la sua anima ristagnerà in un ambito di negatività e basse vibrazioni, nel secondo gli sarà permesso di evolvere in forme nuove e di progredire, non in senso tecnologico ma in sintonia col grande pulsare dell'Universo. A chiusura di questa brevissima e incompletissima introduzione sembra opportuno sottolineare come lo scritto che abbiamo di fronte proponga una innovativa ed interessantissima spiegazione del "male" nelle nostre vite, che durante la letteratura impareremo a conoscere come "negatività". Solitamente la negatività e' vista in senso prevalentemente teologico ed è considerata una conseguenza del comportamento "irrispettoso" dei nostri progenitori nei confronti della Divinità (peccato originale). Rappresenta quindi una "privazione di Dio" che il fedele deve superare per ricongiungersi nell'aldilà con la Grazia Divina (Paradiso) mediante una condotta esemplare nella vita terrena. In questo libro la negatività non è una punizione, anzi una preziosa risorsa che, distorcendo la percezione di noi stessi, ci allontana dalla nostra vera natura spirituale solo perché ci possiamo rendere conto di quali siano i nostri reali bisogni contrapposti a quelli materici. Solo in questo modo possiamo evolvere a livelli di esistenza più alti: vivendo direttamente l'esperienza di cosa NON siamo, possiamo maturare anche la consapevolezza di cosa non siamo, a questo punto il libero arbitrio ci rende liberi di scegliere, come già ricordato, di rifiutare la permanenza nella negatività per riabbracciare la nostra vera natura in piena armonia con l'Universo.

Potrebbe sembrare per lo meno insolito, a colui che si accinga alla lettura di quest’opera, che uno studioso di formazione scientifica non solo si avvicini alla stessa, ma addirittura ne rediga la prefazione. La sorpresa dovrebbe ridimensionarsi alquanto se si pensa che la vera scienza si alimenta di dubbi non di certezze. Più volte nella storia dell’Umanità l’accumulo di evidenze provenienti da osservazioni sperimentali ha dimostrato l’inadeguatezza di teorie preesistenti consolidate, causandone l’abbandono nonostante notevoli resistenze da parte del precedente modo di interpretare la realtà. Chi scrive è fermamente convinto che il progresso tecnologico, che dovrebbe aiutare l’uomo a impiegare al meglio il bene più prezioso di cui dispone, cioè la vita, lo abbia portato in realtà ad allontanarsi dai veri valori materici e spirituali che lo distinguono da altre forme viventi sulla Terra, di cui è responsabile, per la consapevolezza di essere tale, che lo contraddistingue. Mi sembra dunque utile se non necessaria una nuova “rivoluzione Copernicana” che rimetta al centro della nostra attenzione la ricerca di tali valori.

Partendo dalle convinzioni appena esposte, dallo studio della biologia, dall’interesse per le recenti scoperte della fisica quantistica che sembrano quanto meno far tremare convinzioni consolidate da secoli, e da quello per fenomeni antropologici “alternativi” (Tarocchi, New Age, Filosofie Orientali ecc.), è stato naturale apprezzare i contenuti del presente testo che propone a sua volta una visione “alternativa” della realtà rispetto al comune sentire, ma con l’unico scopo, e questa è la cosa da apprezzare realmente, di invitarci a non perdere mai di vista la capacità critica che ci è stata donata e che ci potrà far ricongiungere con la nostra vera natura dalla quale ci siamo evidentemente allontanati negli ultimi secoli.

Un’ultima riflessione mi porta ad accostare la cosmogonia qui descritta a quella di un autore a me particolarmente caro e che, a sua volta è oggetto dei miei studi, JRR Tolkien. (Sono membro del Consiglio direttivo della AIST, Associazione italiana studi Tolkieniani)

Mi limito brevemente a sottolineare i punti salienti di questa analisi, osservando che questo, unitamente al desiderio di ampliare la visione dello scrittore della presente opera, può sicuramente costituire fertile materiale per approfondimenti e nuovi scritti.

Anche Ea, Universo fisico in cui si muove il Legendarium Tolkieniano viene creato da un atto amorevole del Dio Eru, che si circonda dei Valar, Entità supreme diretta emissione della sua volontà che plasmano il mondo che ospiterà le creature viventi come Elfi, Uomini, Nani, Hobbit, ecc. e che assumendo varie forme fisiche cooperano con tali creature per adornare il creato. Anche Eru concepisce la negatività sotto forma di Morgoth, il Vala ribelle che antepone la brama di potere e di possesso di beni materiali all’amore disinteressato per la creazione. Morgoth corrompe molte creature della Terra di Mezzo allontanandole dal bene supremo, parodiando e distorcendo la loro natura. Supremo simbolo del male materializzato è L’Unico Anello, forgiato da Sauron, fedele servitore di Morgoth, con lo scopo di assoggettare tutti i popoli liberi di Ea. Vari critici hanno visto le più svariate metafore dietro a questo oggetto, la più significativa delle quali mi sembra essere quella di I. Asimov, che ritiene rappresenti il progresso tecnologico, che dà potere e sviluppo ma ci allontana dalla nostra natura spirituale. Altamente simbolico il fatto che contrariamente alle fiabe classiche in cui l’artefatto dai mirabili poteri è oggetto di affannose ricerche, nell’opera di Tolkien viene distrutto per liberare le menti dei popoli liberi dalla schiavitù del male e della corruzione.

Valentino Giannini



“Non a caso cadono le foglie di Lórien.” JRR TOLKIEN

“Emancipatevi dalla schiavitù mentale, nessuno a parte noi stessi può liberare la nostra mente.” BOB MARLEY



INTRODUZIONE

Abbiamo iniziato questo libro pensando di scrivere un romanzo. Avevamo l’idea di scrivere una storia in cui i protagonisti fossero i Nefilim ma non solo, avevamo in mente di scriverlo dal loro punto di vista, raccontando quindi tutte le vicende dal loro arrivo, i motivi per i quali sono arrivati e cosa è stato davvero a spingerli a creare e poi gestire la nostra civiltà, come fossero loro stessi i personaggi della narrazione. Non siamo riusciti nel nostro intento o meglio, da subito il libro, come fosse un essere autonomo e indipendente, si è dispiegato sotto le nostre stesse dita nel modo che leggerete, vi accorgerete che non è né un racconto né un saggio ma forse entrambi e in tutti i modi noi stessi non sapremmo definirlo.

Tuttavia, dopo queste prime poche righe, dobbiamo avvertire i lettori che secondo noi farebbero meglio a non leggere questo libro principalmente per tre motivi

Uno: Chi non conosce i libri di Zecharia Sitchin secondo noi farebbe meglio ad astenersi dalla lettura di questo testo perché probabilmente risulterebbe incomprensibile.

Due: se questo libro NON è ciò che pensiamo, è assolutamente inutile e leggerlo sarebbe soltanto una perdita di tempo, perché non essendo un romanzo di piacevole lettura e, se non è ciò che pensiamo, è un’opera assolutamente inutile.

Tre: al contrario, se invece fosse davvero ciò che pensiamo, anche in questo caso, e diremo a maggior ragione, sarebbe meglio non leggerlo..

Sappiamo per esperienza che certe cose non vanno assolutamente lette, ascoltate, contemplate soprattutto dette! Sono anni che stiamo tentando di divulgare il pensiero fondante di questo libro, attraverso altri testi ma soprattutto nei dibattiti in cui capita di trovarci e abbiamo visto che le reazioni sono per lo più assolutamente negative. Tra poco vedremo il motivo, in tutti i modi siete avvisati, non vogliamo responsabilità e a tal proposito affermiamo in modo inequivocabile che i contenuti di questo libro possono essere suddivisi alla stregua di semplici teorie, banali o stravaganti fantasie, assurde congetture ecc.

Se pensate di aver capito tutto o molto della nostra esistenza su questo pianeta ma anche se ammettete di avere ancora moltissime zone d’ombra, comunque, in tutti i modi, teorie simili sono per voi assolutamente inaccettabili, se non volete spostarvi dalle vostre convinzioni, NON dovete leggerlo e, se lo leggerete, sappiate che qualunque reazione vi possa procurare, siete stati avvisati.

Ma allora perché lo avete scritto? Ci potrebbe chiedere qualcuno.

Per i posteri! AMMESSO che questo libro SIA davvero ciò che pensiamo, lo abbiamo scritto per i posteri perché se e quando, in un ipotetico futuro, qualcuno raggiungerà davvero la possibilità di scoprire le grandi Verità circa la nostra vera storia e la nostra vera Natura, ma soprattutto i veri significati di tutto ciò che abbiamo dolorosamente sperimentato in secoli e millenni, ammesso che tali significati esistano e che invece non sia tutta un’enorme espletazione del Caso, ebbene, se questi posteri dovessero imbattersi in questo libro sotto forma di reperto, esclamerebbero:

Cazzo, questi qui lo avevano già capito!

Ripetiamo: AMMESSO CHE QUESTO LIBRO SIA CIÒ CHE PENSIAMO altrimenti anche i poveri posteri dovranno leggersi un’altra delle tante cazzate che abbiamo partorito nelle nostre epoche attuali e ne abbiamo partorito tante. Non vorremmo essere nei loro panni.

La nostra scienza ha dovuto faticare un po’ per tradurre qualche reperto ma una volta tradotti, non essendo molti in numero, il lavoro era finito. Immaginate invece una civiltà successiva alla nostra che deve leggersi tutto il materiale stampato nelle nostre epoche. Immaginate che scavando scoprono il magazzino di un distributore di libri e ci trovano dentro tutti i testi scritti e pubblicati in auto pubblicazione, da case editrici a pagamento e soprattutto le pubblicazioni di “rampolli di famiglia” che solo perché sono famosi firmano un libro che magari è stato scritto da qualcun altro e chissà poi da chi.. Poveracci, gli lasciamo un bel fardello perché si dovranno leggere tutte le cazzate che abbiamo scritto, probabilmente quindi anche questo libro.

C’è la possibilità che altri autori abbiano scritto contenuti simili a questo, soprattutto con le medesime conclusioni, al momento non ne siamo a conoscenza tuttavia il nostro discorso non cambierebbe perché le stesse cose che stiamo affermando per il nostro libro, le penseremmo esattamente anche per gli altri simili.

La nostra scienza ha scoperto molte cose dai reperti antichi ma, per quanto riguarda i documenti, i contenuti che portano sono ancora considerati ufficialmente Miti e Leggende.

Fortunatamente molti dei nostri studiosi, quelli appartenenti al così detto pensiero critico, stanno valutando tali contenuti come fossero realmente cronologie storiche e non Miti e Leggende. Se fosse veramente così, gli studiosi ci stanno dicendo che l’intera nostra storia andrebbe riscritta, ma non solo, sicuramente andrebbero riviste anche molte conoscenze che pensiamo di aver raggiunto in vari ambiti, almeno ufficialmente.

Tuttavia secondo noi abbiamo fatto molti progressi ma siamo assolutamente convinti che si può fare molto di più, infatti questo libro ne rappresenta il tentativo. Del resto ciò che è stato fatto non ci ha ancora portato alla Verità. In queste pagine vengono messi insieme, in un unico filo logico, moltissimi argomenti diversi tra loro e ad oggi, 22 novembre 2023 ore 17:09, non ci risulta che sia stato fatto da qualcun altro allo stesso modo.

In merito non sappiamo cosa pensare perché se questo libro rappresenta una cazzata colossale, sicuramente nessun altro ha scritto contenuti simili con queste conclusioni, se invece, come pensiamo, introduce qualcosa di innovativo e di importante per le nostre ricerche, sicuramente esiste qualcun altro che ha scritto contenuti simili ma ancora noi non lo abbiamo scorto all’interno dei più famosi e popolari canali alternativi. Eventualmente fatecelo sapere, ne saremmo oltremodo felici.

In tutti i modi infatti, tra i personaggi più popolari che seguiamo, a simili conclusioni, con l’assemblaggio e l’interazione tra vari argomenti come potreste trovare qui, ci sembra che non ci sia arrivato nessuno. Capite perché noi stessi vi esortiamo a NON leggerlo? O è una cazzata o è TROPPO importante per essere divulgato da sconosciuti come noi, è una responsabilità che, per motivi personali, ci mette un po’ a disagio, ma non potevamo davvero desistere dal pubblicarlo.

Come abbiamo detto, ne sotterreremo qualche copia come fosse una spedizione indirizzata ai posteri.

Ma veniamo al dunque. In questo libro usiamo deliberatamente la struttura narrativa che Zecharia Sitchin ha usato nei suoi libri, in particolar modo “Il Pianeta degli Dei”, un libro conosciutissimo da tutti gli appassionati dei temi alternativi. Alla sua struttura narrativa ci associamo altri testi e contenuti apparentemente di natura completamente diversa, appartenenti ad altre culture, ad altre discipline e filosofie. La traduzione delle tavolette sumere, in un approccio scientifico e non mitologico, offrono al ricercatore informazioni incredibili circa la nostra stessa Natura e l’inizio della nostra civiltà, questo ci dicono Sitchin e tutti i suoi colleghi. I protagonisti sono i Nefilim e i racconti ci informano che sono “entità” pervenute da qualche parte dello spazio esterno. I racconti ci dicono i motivi per cui sono arrivati e cosa hanno fatto.

Forse perché conoscevamo già altri contenuti, i libri di Sitchin ci sono apparsi un po’ confusi in vari punti. Certamente il suo è stato un nobilissimo tentativo di fornire teorie sicuramente all’avanguardia ma, secondo noi, qualcosa non torna nelle sue conclusioni. Questo libro non rappresenta un’analisi alle sue teorie tanto meno una critica ai suoi libri, ci preme che questo sia chiaro, semplicemente offre un’interpretazione diversa delle vicende estrapolate dalle traduzioni e secondo noi molto più coerente sebbene in un filo logico decisamente straordinario.

Per arrivare a elaborare interpretazioni diverse, abbiamo messo in relazione ai suoi contenuti altri testi come ad esempio “The RA material – La Legge dell’Uno”. È un libro che riporta le trascrizioni delle sessioni di contatto tra un gruppo di ricercatori (L/L Research) e una coscienza di gruppo chiamata Ra. Un’entità molto evoluta che propone contenuti capaci di riesaminare il significato della nostra esistenza cosmica in un’ottica spirituale. Le trascrizioni di questi libri sono state originariamente prodotte negli anni ’80, contemporaneamente alle sessioni del contatto con Ra e, a tutt’oggi, è considerato dai ricercatori il documento più importante tra il materiale che disponiamo circa i Messaggi Canalizzati.

Negli anni ne abbiamo approfondito altri e, se non siamo diventati esperti, abbiamo sicuramente individuato il messaggio comune che “qualcuno” sta cercando di inviarci come un aiuto alla nostra evoluzione spirituale.

Un altro testo a cui facciamo spesso riferimento nel libro, seppur in modo celato, è “Hidden Hand - Una finestra di opportunità”. È un libricino che riporta le trascrizioni di interventi da parte di un personaggio misteriosissimo in un forum inglese qualche anno fa.

Se considerassimo i contenuti dei suoi interventi veri, come fanno molti ricercatori con le traduzioni delle tavolette, basterebbe già questo testo per rivalutare tutto l’assetto storico e sociale della nostra civiltà.

La nostra formazione ha avuto forti influenze con: il “Tao delle fisica” di Fritjof Capra, “La profezia di Celestino”, il pensiero di Giordano Bruno, Socrate, “Il mito della Caverna” di Platone, Alice A. Bailey, Helena Blavatsky, scienziati contemporanei come Bruce Lipton, Brian Weiss, Masaru Emoto, ricercatori come Giuliana Conforto, Dolores Cannon, Graham Hancock, Mauro Biglino, Corrado Malanga, molti testi antichi orientali, film come Matrix, The Truman Show, Il Pianeta Verde, Nosso Lar… eccetera eccetera eccetera..

Questi testi, contenuti e personaggi, anche se in maniera diversa, ci esortano a una crescita etica e spirituale e a una presa di coscienza di Chi Siamo e della relativa Responsabilità. Il pensiero fondante di questo libro poggia su una domanda: come fanno a esistere entità maligne quando i Maestri, i Messaggi Canalizzati e gli Insegnamenti Spirituali ci dicono tutti che la Responsabilità della nostra crescita è solo nostra?

La negatività esiste eccome, la vediamo e la subiamo tutti ma, attraverso la precedente domanda, potrebbe essere interpretata in un altro modo? (come del resto ci suggeriscono i Messaggi)

Noi infatti crediamo che se è vero, come insegnano le Leggi Spirituali, che siamo noi a creare la nostra realtà, l’interpretazione che possiamo dare al contesto, agli eventi che ci coinvolgono e alle Intelligenze che ci gestiscono, può determinare il tipo di esperienze che affronteremo. Come avere noi il potenziale di decidere quanto e come ci potrà influenzare la negatività, attraverso una profonda consapevolezza di cosa è davvero e gli scopi a noi indirizzati.

“The Ra material” e “Hidden Hand” sono scaricabili gratuitamente dall’web.

Negli anni, come si è visto, abbiamo approcciato molti contenuti alternativi, dai Messaggi Canalizzati agli insegnamenti spirituali, dai testi antichi all’archeologia così detta eretica, dalla realtà aliena al complottismo. In questo libro, come del resto nel nostro precedente “Il Mondo in cui viviamo”, ci facciamo deliberatamente influenzare da questa nostra conoscenza per reinterpretare, da un punto di vista spirituale, le antiche narrazioni che abbiamo conosciuto attraverso le traduzioni delle tavolette.

Il risultato è una versione completamente diversa che secondo noi offre la possibilità di trovare risposte a molte domande che ancora ci poniamo, seppur in logiche straordinarie per la nostra cultura e in un’ottica spirituale. Ma non solo, offre molti spunti di riflessione su tanti aspetti delle nostre convinzioni e dei nostri costumi come ad esempio la dieta, la Proprietà Privata, il sistema giuridico ecc..

Allora perché non dovremmo leggerlo? Ci potrebbe domandare qualcuno.

Perché secondo noi non siamo ancora pronti per reinterpretare tutto quanto come abbiamo provato a fare noi e, sempre che questo libro sia sulla strada giusta, sarebbe quindi un’anticipazione troppo prematura per questo mondo. Ma questa non vuole essere una presunzione, al contrario, è ciò che ci è sembrato di notare, nostro malgrado, quando abbiamo già tentato di condividere le nostre conclusioni perché si scontrano violentemente con il profondo bisogno di dare la colpa a qualcuno all’esterno di noi per i mali che ci affliggono.

Qui si afferma che il Male non esiste e che tutto quello che percepiamo come tale in realtà è un’energia negativa sì, ma funzionale al nostro risveglio. Niente di nuovo, potrebbe dire qualcuno!

Davvero? Eppure ci sembra che chi conosce già questo concetto stia faticando molto poi ad applicarlo a svariati aspetti del nostro vivere, soprattutto ai grandi eventi che ci coinvolgono tutti. Ma non c’è da biasimare nessuno, siamo consapevoli che è oltremodo difficile uscire dagli schemi che ci coinvolgono da millenni

È diffusissima la certezza che siamo in mano a esseri oscuri che ci dominano, e i libri di Sitchin più o meno velatamente lo confermano, addirittura crediamo che in parte siano anche una delle fonti di questa credenza.

In tutti i modi non abbiamo le prove che i “Cattivi” siano davvero cattivi e questo è inconfutabile, perché il male del mondo ce lo stiamo auto infliggendo solo attraverso la cieca ubbidienza degli ordini, i diktat e le influenze culturali che riceviamo. Per avere le prove che esistono davvero i Cattivi, dovremmo prima smettere tutti, otto miliardi quanti siamo, di ubbidire, di partecipare, di reggere gli schemi dominanti attraverso i ruoli che tutti noi ricopriamo, allora forse, se sono davvero cattivi, dovranno cercare altri modi per palesarsi e tormentarci perché la bassa manovalanza per attuare i loro piani su di noi l’avrebbero persa. Come ci fece già comprendere Tolstoj quasi duecento anni fa, i tiranni scagliano i popoli contro loro stessi attraverso minacce ma anche privilegi.

Questo libro spinge con grande energia in questa direzione ma, soprattutto se decidete di proseguire la lettura, ci teniamo a informarvi che chi scrive, da anni sta cercando di applicare faticosamente alla propria vita le conclusioni che condivide e questo prima ancora di aver scritto anche una sola parola in merito.

Questo solo per dire che ci sentiamo legittimati ad esprimerci come faremo di seguito perché le nostre non sono solo belle teorie, noi ci stiamo mettendo in gioco in prima persona e quindi condividiamo anche soprattutto una testimonianza.

Buon viaggio!
L'autore




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