IL MONDO IN CUI VIVIAMO - ANTEPRIMA - Primi due capitoli

  (Se non vedi il menù clicca in basso su: VISUALIZZA VERSIONE WEB)









Maestro Silenzio Edizioni

Sede: in ogni Cuore che lo accoglie

Sito: https://maestrosilenzioedizioni.blogspot.com/

Mail: maestrosilenzioedizioni@gmail.com

FB: www.facebook.com/MaestroSilenzioEdizioni/

Maestro Silenzio Edizioni nasce con il proposito di divulgare libri e contenuti in genere, di alto valore etico e spirituale.

 L'idea che abbiamo di noi stessi non ricalca esattamente strutture già esistenti, non siamo affatto una casa editrice, noi amiamo definirci più una CANTINA EDITORIALE .

Le cantine sono uno dei luoghi o dimensioni dove gli artisti e gli artigiani progettano e creano le loro opere, sono luoghi magici che tra disordine e ragnatele riescono a ispirare l'arte.

Luoghi dai quali molto spesso, crediamo, non sono mai uscite, non hanno mai trovato la luce,  o in tutti i modi non hanno mai raggiunto il grande pubblico la maggior parte delle opere create dall'Uomo. 

Ecco che per noi diventa un luogo sacro, un luogo verso il quale sentiamo di volgere, almeno noi, la nostra attenzione, sicuri che lontano dai riflettori potremmo trovare là sotto qualcosa di davvero bello, di emozionante, una favola, una vecchia storia, un'invenzione o un'immagine che sotto la polvere riesce nonostante tutto a dare sempre Luce. 

Noi siamo questo: siamo la cantina, siamo l'autore e siamo l'opera scoperta e trovata per 'caso' o comunque apprezzata da coloro che imbattendovisi riescono a scorgere bellezza anche al buio, anche sotto la polvere, anche se non c'è nessuno che si impegna in qualche modo a portarla nel mondo.




IL MONDO IN CUI VIVIAMO

Analisi storico spirituale della nostra esistenza su questo pianeta




INDICE 

Premessa: Le opinioni
Cap  1      Alternativo a cosa?
Cap  2      Ci e perché cerca di fermare la ricerca?
Cap  3      A cosa serve lo stato?
Cap  4      La politica e il percorso spirituale
Cap  5      La coscienza collettiva e le fughe in avanti
Cap  6      Come si fa a uscire da questa gabbia?
Cap  7      Questo non è per tutti
Cap  8      I testi antichi ci svelano chi sono i veri registi?
Cap  9      Una probabile risposta
Cap 10     Cosa vogliono da noi?
Cap 11     Messaggi canalizzati
Cap 12     Il percorso evolutivo dell'anima
Cap 13     Non siamo soli
Cap 14     Ma da che cosa ci dobbiamo liberare in fondo?
Cap 15     Cosa può fare l'individuo
Cap 16     Smettere di lavorare
Cap 17     Dimissioni da cittadino
Cap 18     Il male non esiste
Cap 19     Cambiare il mondo
Cap 20     Umanità unita e consapevole
Cap 21     Breve conclusione
Cap 22     Conclusioni



 INTRODUZIONE

Questo testo rappresenta la volontà di mettere insieme in un unico libro tutto o quasi il risultato dei miei studi in un unico filo logico.

La conseguenza prima di quella che potrebbe essere la mia comprensione è che:

Il male non esiste: i potenti danno solo ordini ma ad eseguirli siamo noi popolo contro noi stessi. Attraverso i ruoli sociali e le relative paure o convenienze, ubbidendo a di fatto semplici ordini, ci auto infliggiamo tutto quello che poi consideriamo il male.

Un percorso spirituale, compreso, integrato e applicato veramente a tutte le nostre manifestazioni, potrebbe essere l'unico vero scopo della nostra esistenza. 

Gli addetti ai lavori, i personaggi popolari della scena alternativa (scienziati, filosofi, ecc.), essendo molto competenti nella loro materia offrono al ricercatore un tassello unico e fondamentale ma di un quadro complesso.

I tasselli dunque sono tanti e classificabili in diverse materie e discipline.

A questa realtà  manca quindi una figura che riesca a mettere insieme il tutto cercando di “unire i puntini” per poter tentare di tirare le fila di un quadro enorme nel quale tutto è collegato. Questo testo ne rappresenta il tentativo.



Molto di ciò che affermo sono dati oggettivi che ancora non hanno l’etichetta ufficiale di verità, informazioni oggettive presenti sul pianeta, vere o false che siano ma esistenti, altro sono mie opinioni o mie conclusioni tuttavia tutto insieme mostra una coerenza straordinaria.

Qui sotto i punti principali del percorso che propongo:

1) La nostra civiltà è stata creata a “tavolino” da un’altra civiltà di un livello evolutivo superiore. L’universo evolve a step quindi esistono diversi livelli evolutivi. L’evoluzione nel Cosmo è spirituale.

2) La civiltà che si è incaricata di dare inizio a questa nostra attuale civiltà ha creato sia il contesto o realtà di 3°D e i corpi che ospitano le nostre coscienze (anime) attraverso i quali stiamo facendo esperienza appunto in questa realtà di livello 3D. Le nostre coscienze sembra che siano state create insieme al pianeta dal subLogos di questo sistema solare ovvero il nostro Sole.

3) Tale livello evolutivo (3D) implica l’apprendimento delle seguenti leggi cosmiche:

- Amore verso tutto ciò che esiste

- Identificazione e appartenenza a un contesto molto più grande della realtà planetaria (reincarnazione)

- Abbandono o gestione delle paure

4) Siamo in prossimità della fine di questo livello evolutivo e ci stiamo preparando ad accedere al prossimo. Siamo aiutati da altri fratelli (ET) di livelli superiori in vari modi che garantiscono comunque il libero arbitrio. Siamo aiutati da questi a sorpassare le difficoltà per noi create da coloro che ci gestiscono fin dall’inizio. Entrambe le parti sono la totalità di una squadra che si occupa di aiutarci ad evolvere, collaborano e ci spingono nella stessa direzione anche se in modi che a noi ci sembrano opposti.

5) Siamo chiamati a conoscere il contesto e le vere origini di questa civiltà, abbiamo tutte le informazioni necessarie anche se ufficialmente occultate dal sistema dominante. Siamo chiamati ad apprendere, integrare e applicare le grandi leggi spirituali in tutti gli aspetti della nostra esistenza. Le grandi leggi spirituali sono a nostra disposizione da sempre attraverso i grandi maestri che hanno visitato la Terra nella storia. Siamo chiamati a smettere di identificarci in questa civiltà (disubbidire perché non è un nostro prodotto) e a scegliere istante per istante ciò che vogliamo, ciò che è giusto per noi, per gli altri e per tutto il contesto. Questo porterà automaticamente alla creazione di un nuovo paradigma di vibrazione compatibile con il livello evolutivo successivo. Chi ci sta aiutando ci verrà incontro e chi ci spinge (dolorosamente) smetterà perché non più necessario al momento della nostra totale comprensione. Ci ri-troveremo tutti insieme dalla parte di là.



PREMESSA – LE OPINIONI

Uno dei problemi più grandi che ci troviamo ad affrontare in queste epoche moderne, paradossalmente senza nemmeno viverlo consapevolmente, sono le opinioni.

Già da questa introduzione, il lettore avrà la possibilità di cestinare o di dare fiducia a un pensiero che potrebbe essere innovativo.

In queste righe non voglio assolutamente mettere in discussione il diritto all'opinione personale, diritto faticosamente e talvolta sanguinosamente raggiunto nella storia.

Altresì sto proponendo un concetto e una visione che credo possa andare oltre tale traguardo e non indietro o contro. 

L'enunciato iniziale è una frase logica e credo inconfutabile:


“Le opinioni sono tante, ed è giusto che sia così ma la verità è una sola quindi la maggior parte o addirittura tutti noi ci stiamo sbagliando.”

Ovviamente mi sto riferendo a una specificità di argomenti, faccio alcuni esempi per chiarire:

Dio esiste o non esiste? Credo che applicando il metodo scientifico, nessuno al mondo può dimostrare nessuna delle due possibili realtà; su questo tema tutti abbiamo solo opinioni, ma se la verità è una sola, in questo caso una è vera e l'altra no ma nessuno può affermare di conoscerla in modo certo e assoluto.

Altro esempio: gli alieni esistono o non esistono? Idem come sopra.
Complichiamo un po' più le cose: gli alieni, ammesso che esistano, sono buoni o cattivi?

Ecco che entriamo nelle opinioni. Già il fatto se esistano o meno è un’opinione, almeno in confronto alla possibilità oggettiva di dimostrarlo in modo certo ed assoluto, tanto è vero che ancora non è ufficiale nessuna risposta. Sono buoni o cattivi? Chi crede che esistano è ulteriormente suddiviso in almeno tre opinioni: sono buoni, sono cattivi, ci sono sia i buoni che i cattivi. La verità non la conosce nessuno in modo certo ed assoluto tanto più che simili valutazioni rientrano addirittura in possibili interpretazioni, della realtà in esame, attraverso i nostri schemi culturali ed evolutivi.
Continuando, la nostra complicatissima struttura del pensiero che determina gli aspetti cardine di questa civiltà, sviscerata nel modo sopra indicato, si presta tutta quanta ad essere soggetta a opinioni. La politica si basa su opinioni e addirittura la moderna scienza si basa su opinioni che chiama teorie che molte vengono poi date per vere anche se all'interno del mondo scientifico stesso ci sono opinioni discordanti.


Da un'attenta analisi, sembra che moltissimi aspetti della nostra realtà, siano ancora molto lontani dal poterli definire veri o falsi in modo certo ed assoluto anche se esiste un potere mediatico che talvolta impone la propria connotazione di vero o falso, su singoli argomenti, a seconda del vantaggio politico o economico che sia. Tale imposizione poi viene accolta lentamente dalle masse come verità certa e assoluta ma di fatto rimane un'opinione o una teoria e questo fatto è confermato dalla discordanza di alcuni o spesso tanti personaggi molto competenti di quel settore.

Credo che una verità certa e assoluta abbia bisogno per diventare tale, l'unanimità dei pareri degli esperti, che abbia bisogno di prove inconfutabili a 360° e che se esiste anche una sola eccezione, significa che la regola non può sussistere.

Il nostro mondo non sta affatto funzionando così.

Dare per vere delle congetture significa di fatto bloccare ulteriori ricerche.

Mi voglio spingere oltre: credo che dal punto di vista ontologico, quindi filosoficamente parlando, a questo livello evolutivo (spirituale) non sia possibile oggettivamente accedere alla Verità certa ed assoluta. La ricerca scientifica, ma non solo, il progresso del pensiero filosofico materialistico, filosofico spirituale e il pensiero filosofico che si spinge nel tentativo di coniugare i due aspetti, il massimo dei loro risultati arriva fino alla scoperta di indizi o elaborazioni.

Ora, se su degli indizi si ricavano forzatamente delle verità che comunque all'esame attento almeno qua e là fanno un po' di acqua, non significa essere di fronte alla Verità. Le Verità sono quegli approdi scientifici e/o filosofici che ci vedono TUTTI quanti d'accordo liberamente e non attraverso imposizioni, e nei confronti delle quali, tutti gli esperti concordano all'unanimità.

Anche di fronte a una simile possibilità, dovremmo comunque tenere onestamente e filosoficamente in considerazione che potremmo tutti sbagliarci. Credo che la nostra civiltà ne possa annoverare pochissime di tali Verità. Se una branca di studio, trova all'interno di sé stessa elementi in disaccordo, non possiamo in modo assoluto parlare di Verità.

Da un punto di vista spirituale, a questo livello evolutivo, credo come affermato poche righe sopra, che non sia possibile accedere alla Verità attraverso prove materiali con le quali possiamo definirla certa ed assoluta.

Credo che dal punto vista spirituale, siamo chiamati a elaborare indizi attraverso anche lo sviluppo di una parte atrofizzata del nostro essere:

il Sentire.

Sembra che la realtà fisica non sia in grado di fornire risposte oggettive certe ed assolute comprensibili al nostro intelletto, e questo è un aspetto che sta emergendo attraverso la fisica quantistica.

Credo che alla Verità ci si possa arrivare attraverso un'elaborazione intellettuale degli indizi in grande collaborazione con l'aspetto atrofizzato del nostro essere, il Sentire.

Questo implica e significa fare un passaggio evolutivo che ci vede andare oltre il mero sapere e la mera conoscenza, ma che ci vede sviluppare una nostra abilità latente attraverso la cooperazione dei due aspetti dove si raggiunge la Verità non attraverso prove fisiche a noi esterne ma attraverso un'esperienza da dentro noi stessi.

In sintesi, elaboro intellettualmente gli elementi fisici in collaborazione con il Sentire e cerco la Verità dentro di me come esperienza e non come sapere. Questo è uno sviluppo del nostro essere che ci permette di accedere a realtà superiori e se siamo inseriti in un disegno, forse è per questo che non è oggettivamente possibile raggiungere la Verità con prove fisiche certe e assolute.
C'è un altro aspetto importantissimo: questo nuovo, o per certi versi antichissimo, modo di elaborare, funziona in una visione olistica della realtà e non in una visione frammentata dei campi di osservazione.

Credo che ci si possa spingere in direzione della Verità analizzando e mettendo in relazione tra loro una moltitudine di informazioni, dati e quant'altro e sperimentarne quindi il quadro che ne risulta.

La Verità potrebbe essere dunque celata nell'intera trama della realtà, raggiungibile solo attraverso una visione e quindi un'esperienza totale, olistica.
Ma c'è un altro fenomeno più popolare e richiamo le prime righe di questo testo. Fin qui abbiamo visto come troppo spesso sono gli esperti stessi ad essere in disaccordo tra di loro; questo dovrebbe essere un faro per noi che ci occupiamo di altro, invece tutti noi abbiamo opinioni su tanti argomenti di cui spesso conosciamo poco, si basano sul sentito dire, si basano su teorie forzatamente date per vere e siamo tutti pronti a difenderle a tutti i costi.
Abbiamo opinioni proprio perché non abbiamo accesso alla Verità, se avessimo accesso alla Verità le opinioni non esisterebbero, ognuno di noi potrebbe sperimentare l'unica e sola Verità.

Alla luce di questo mi sembra chiaro che sorpassare le opinioni sia una delle nostre sfide future.

 

Voglio raccontare un piccolo aneddoto:

Da almeno dieci anni in modo indipendente e da autodidatta, ho fatto una approfondita ricerca di tutta la scena alternativa, dai testi antichi, all'archeologia eretica, dagli ET al complottismo, dai messaggi canalizzati ai grandi insegnamenti spirituali.

La mia ricerca, grazie al Web, è completa e sono legittimato a credere questo perché nel continuare a cercare, ormai da anni non trovo più niente che non conosca già, se non dettagli o aggiornamenti. Ho di fronte una struttura completa che ovviamente non è sviluppata in profondità a livello capillare ma mi dà comunque la possibilità di fare esperienza del quadro intero.
Poco tempo fa, parlando di questi argomenti con una persona a me molto cara, ma che so per certo che non conosce quasi niente di questi argomenti, mentre esponevo un concetto, questa persona mi ha risposto che non la pensa come me. In quel momento mi si è accesa una lampadina.

Questo episodio mi ha dato la possibilità di mettere in luce una cosa importantissima. Fortunatamente sono riuscito a rispondere subito nel modo giusto: "Mia cara, tu non conosci niente di questi argomenti, se non attraverso un vago sentito dire, come puoi confrontarti con me che anche se a livello dilettantistico sono molto informato e come puoi affermare che non la pensi come me? Su cosa poggia la tua convinzione di avere un'opinione che poi reputi diversa dalla mia?

Credo che prima di poter affermare che non la pensi come me su questo argomento, dovresti conoscere almeno tutto quello che conosco io, elaborarlo a tua volta e poi allora sì che potremmo confrontarci."  So che ha capito quello che volevo dire.

Ma il punto è un altro ed è il vero scopo di questo testo: siamo divisi nelle opinioni, che troppo spesso poggiano sul niente, sulla disinformazione, sulla mala-informazione, se non riusciamo a trascenderle verso un pensiero unico, che poggia sulla possibilità di accedere alla grande conoscenza disponibile per tutti, non imposto ovviamente ma al contrario nel quale ci sentiamo uniti, ci ritroviamo uniti, basato sulle precedenti premesse, dove ognuno ha la possibilità di fare esperienza della Verità dall'interno di se stesso, credo che non ne usciremo mai da questo mondo falso e ipocrita, almeno non a livello collettivo, perché attraverso la moltitudine delle opinioni, ci ritroviamo dislocati, asincroni, scoordinati e per conseguenza separati e ancora troppo spesso uno contro l'altro.

Questo scenario e questa condizione permettono a coloro che sono sopra di noi, che invece sono  molto uniti, di controllarci e di gestirci.

Dovremmo sforzarci di avere la capacità di sospendere il giudizio, di sospendere la nostra opinione, di sforzarci di poggiarla su una conoscenza il più possibile completa dei diversi argomenti sui quali crediamo di averne una , sforzarci di farlo insieme avendo tutti molto bene chiaro che la Verità è una sola e che quindi finché non sentiamo tutti la stessa cosa significa che qualcuno si sta sbagliando e che quel qualcuno potremmo essere proprio noi.

È uno sforzo collettivo che può e deve poggiare sulla responsabilità e onestà individuale di pensare e parlare su basi solide, sull'apertura mentale, sul considerare possibile tutto di fronte al fatto oggettivo che del cosmo conosciamo pochissimo o addirittura niente, sul dare fiducia ai pensatori alternativi che storicamente spesso si sono poi mostrati degli apripista. Uno sforzo di abbattere gli schemi mentali indotti da una cultura che bene che vada commette e ha commesso gravi errori, sui quali noi popolo, poggiamo le nostre opinioni. Uno sforzo di ammettere che la Verità non la conosciamo e che diventi il punto di partenza definitivo per la ricerca di Essa, insieme, uniti e in ascolto reciproco.

Avere un’opinione è certamente un diritto ma è anche una grande responsabilità.

Ho pensato che questa premessa potesse essere utile e forse necessaria per continuare la lettura dei capitoli successivi.



Capitolo 1   Alternativo a cosa? 

Da molti anni ormai, studio la nostra realtà attraverso tutta una  serie di argomenti e discipline denominate alternative perché non si accostano e non ricalcano il "sapere" ufficiale umano il quale comunque, ed è un dato oggettivo, trae verità che propone come assolute da settori di studio che mostrano ancora molti dubbi, zone d'ombra e misteri. Gli studiosi più onesti sanno che le cose stanno in questo modo e quanto meno vanno cauti nel considerare il sapere umano oggi raggiunto, un patrimonio dal quale si possono trarre verità assolute.

Ma ancor di più, ci si sta accorgendo che non solo mancano molte risposte, addirittura mancano anche, ancora, molte domande nel senso che la realtà percepita e mi riferisco a tutto ciò che conosciamo o che crediamo di conoscere riguardo alle tre famose domande "chi siamo, dove andiamo e che scopi abbiamo", ci addentra in una ricerca che inevitabilmente collochiamo ad un livello cosmico e a quel livello siamo talmente ignoranti che ancora non sappiamo nemmeno quali domande formulare, cioè non siamo neppure arrivati al punto di avere formulato tutti gli interrogativi possibili, figuriamoci le risposte.

Ecco che irrompe una riflessione: ma se la scienza ufficiale sa, perché lo sa, che addirittura non abbiamo nemmeno tutte le domande, perché quanto meno non ascolta chi propone teorie e ipotesi alternative?

Già di per sé il concetto di "alternativo" è assurdo perché ci si potrebbe chiedere: alternativo a cosa?

Cioè: ipotesi scientifiche e filosofiche che non ricalcano il modello ufficiale sono scartate a priori dalla scienza ufficiale e considerate alternative in un'accezione negativa, ma se abbiamo appena detto che addirittura ignoriamo molte domande, come possiamo scartare percorsi di studio e di ricerca che ancora non abbiamo sondato ufficialmente?

Il problema del concetto di "alternativo" emerge perché la scienza ufficiale ha chiuso dentro un recinto un bagaglio di informazioni o meglio una linea di pensiero meccanicistica che propone come "il percorso di studio giusto" e tutto ciò che non vi rientra è considerato alternativo (inutile, sbagliato e talvolta da combattere energeticamente).

Il problema è che dentro quel recinto vi sono molte zone d'ombra che non trovano risposta, e che vengono semplicemente classificate inspiegabili.

Molti di questi aspetti irrisolti potrebbero averla invece, una risposta coerente, valutando la questione con ipotesi che stanno fuori da quel recinto, straordinarie.

Ma qualcuno o qualcosa ha deciso che certi percorsi di studio non si devono fare.

Quindi il concetto di "alternativo" si contrappone a una linea di pensiero chiusa che non produrrà mai la totalità delle risposte che cerchiamo proprio perché non vede al di fuori del suo recinto, come se del cosmo si conoscesse già tutto. (o non vuole vedere)

Quindi da un punto di vista filosofico, l'ostacolo è creato dall'esistenza di quel recinto ed è la sua presenza e ancor di più il fatto che viene ritenuto la "normalità" a far sì che studi e ipotesi molto più allargate vengano definite con accezione negativa "alternative".

Ma al di là dell'accezione in sé, a mio avviso, se ci fosse una linea di ricerca unica, aperta, onesta, intelligente e capace di valutare oggettivamente campi di ricerca che non rientrano in una visione meccanicistica dell'esistenza (infatti del cosmo non conosciamo praticamente nulla e se questo divenisse il nostro punto di partenza, dovremmo considerare possibile tutto), e ascoltando le ipotesi di emeriti scienziati che stanno allargando le loro visioni, verrebbe a cadere il concetto in sé di alternativo perché è un concetto che implica una separazione di due aspetti.

Non è cambiato molto, nella sostanza, dai tempi in cui chi non si omologava al pensiero dominante veniva dichiarato eretico con tutte le conseguenze che conosciamo.

Per fare un esempio, la teoria di Darwin è considerata da lui stesso una mera teoria, ma la scienza vi ha basato sopra una verità dogmatica e assoluta e non ascolta branche della scienza stessa (geologia, paleontologia, archeologia ecc.) che quanto meno tentano di sollevare dei dubbi sufficienti a ridimensionare tale teoria, appunto a semplice teoria.

Il problema è che se l'umanità considerasse la teoria di Darwin una semplice teoria, sarebbe autorizzata a tenerne in considerazione parallelamente altre, le quali, ognuna di esse, non avrebbe la pretesa di diventare verità assoluta, perché sarebbero solo teorie ma la spinta a ricercare e a studiare non si arresterebbe, almeno ufficialmente, così come è avvenuto attraverso la trasformazione della "teoria" di Darwin in "verità assoluta", influenzando e

indottrinando nella direzione falsa e sbagliata, milioni di giovani studenti in tutto il mondo che diventeranno poi forti sostenitori di qualcosa che non ha basi sufficienti per essere "certezza". 

La ricerca si è fermata perché abbiamo scioccamente deciso che finalmente avevamo capito come stavano le cose anche se molti studiosi si sgolano per dire che non è così e dicono anche che, come verità assoluta, la "teoria" di Darwin, fa acqua da tutte le parti e che quindi è a tutti gli effetti solo una teoria.


RITORNA ALLA SCHEDA COMPLETA


Nessun commento:

Posta un commento

CARRARA 24 GIUGNO 2023

  ACQUA INTELLIGENTE E PURIFICATRICE   “Io Sono in Voi in tutte le vostre cellule che costantemente benedico e informo sulla nostra natura d...